Cosa cambia con la nuova fatturazione elettronica per la gestione di un ristorante
- By : Redazione Digital Desk
- Categoria: Imprese
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Da pochi giorni lo scontrino elettronico è diventato un obbligo per chiunque svolga nel nostro Paese un’attività commerciale. Le novità relative al cosiddetto documento commerciale riguardano l’obbligo di memorizzare i corrispettivi giornalieri e di trasmetterli in modalità elettronica: in pratica, ciò che fino allo scorso anno si basava sugli scontrini cartacei e sulle ricevute fiscali. L’obiettivo dell’entrata in vigore dello scontrino elettronico, come si può facilmente intuire, è quello di contrastare l’evasione fiscale, sulla scia di ciò che è già avvenuto grazie alla fatturazione elettronica.
Un cambio di rotta “costoso”
Certo, non tutti gli esercenti hanno fatto i salti di gioia di fronte a questa novità, anche a causa della necessità di provvedere all’acquisto di registratori di cassa nuovi. Oggi, infatti, sono indispensabili registratori di cassa che siano muniti di sistemi in grado di consentire la trasmissione all’Agenzia delle Entrate dei corrispettivi di fine giornata per via telematica. Solo i registratori di cassa di ultima generazione non devono essere sostituiti, ma a condizione che venga applicato loro un adattatore specifico. Va detto, comunque, che tramite una procedura web a costo zero è possibile fare ricorso anche al sito dell’Agenzia delle Entrate. Per dubbi o domande potete contattare l’Agenzia delle entrate al numero verde dedicato.
I cambiamenti nel settore della ristorazione
Anche i locali in cui vengono somministrati alimenti e i ristoranti sono tenuti ad adeguarsi alla novità dello scontrino elettronico. Per questo molti esercenti si sono già messi alla ricerca di un software gestionale ad hoc, anche per capire come funziona la fatturazione elettronica per i ristoranti: si tratta di programmi completi grazie a cui la totalità delle attività correlate alla gestione consueta di un ristorante può essere ottimizzata, un’operazione indispensabile per assicurare le emissioni degli scontrini elettronici.
La lotteria degli scontrini
Una conseguenza di tale innovazione è rappresentata dalla cosiddetta lotteria degli scontrini, a cui potranno prendere parte su richiesta tutti i consumatori. Lo scopo della lotteria è quello di motivare il maggior numero possibile di clienti a richiedere gli scontrini che siano validi dal punto di vista fiscale: ciò consente di stimolare la tracciabilità e, al tempo stesso, di combattere l’evasione. Per partecipare è sufficiente richiedere un QR Code che dovrà essere mostrato al momento dell’acquisto, così che si possa usufruire delle detrazioni fiscali previste.
Cosa cambia per i consumatori
Addio allo scontrino cartaceo tradizionale, dunque? Sì, ma non per tutti: la sua sparizione, infatti, si verificherà in maniera progressiva, dal momento che alcune categorie sono ancora tenute a emetterlo. Viene da chiedersi, a questo punto, che cosa cambi per i clienti, che non avranno più a disposizione il classico scontrino. Ebbene, gli esercizi commerciali potranno rilasciare ai consumatori un documento con valenza commerciale, che potrà essere usato – per esempio – nel caso di un cambio merce o di un reso: questo documento, su cui è indicato il prezzo con l’Iva in chiaro, non è valido per le detrazioni fiscali.
Le agevolazioni fiscali
E quindi come si otterranno le agevolazioni fiscali? In teoria tutto è diventato molto più facile, visto che i dati memorizzati vengono trasmessi in automatico all’Agenzia delle Entrate. Nel caso in cui il cliente richieda il documento commerciale a fini fiscali, il commerciante non può esimersi dall’emetterlo, a condizione che la richiesta venga inoltrata in fase di acquisto. Viceversa, nessun obbligo è in capo al commerciante qualora la domanda del documento venga avanzata dopo l’acquisto: in tale circostanza non c’è obbligo di rilascio dello scontrino.
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