Gestione di un blog: come redigere un piano editoriale
- By : Redazione Digital Desk
- Categoria: Marketing
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La gestione di un blog presuppone la stesura di un piano editoriale nel contesto di una programmazione accurata. Si tratta di un documento strategico di importanza fondamentale nell’ambito del content marketing, focalizzato tra l’altro sulla ricerca di parole chiave. Prima di tutto è necessario effettuare un’analisi SWOT, per poi individuare gli obiettivi che ci si propone di perseguire e, quindi, ricercare le keyword. A quel punto è possibile programmare il tipo di contenuti, prima di stendere il calendario editoriale. Abbiamo parlato di questi argomenti con il team di DigitalPr.Store, esperti di contenuti e digital marketing, di seguito un resoconto di quanto ci è stato suggerito.
L’analisi SWOT
L’analisi SWOT serve a definire, per il progetto di un blog, i punti di forza, i punti deboli, le opportunità e le minacce. Un punto di forza potrebbe essere rappresentato, per esempio, da una specifica nicchia di mercato, in virtù della quale si sa quali possono essere i contenuti da redigere tenendo conto dei bisogni del target. I punti deboli, invece, corrispondono a quegli ambiti che sono suscettibili di miglioramento. Le opportunità hanno a che fare con il coinvolgimento di brand ambassador, allo scopo di incrementare la visibilità del blog, mentre le minacce sono rappresentate dalla concorrenza, sia per i blog che per i social network in cui vengono coinvolti gli influencer.
Come si realizza una matrice SWOT
Se non individui con attenzione ognuno di questi aspetti, rischi di ritrovarti con un piano editoriale monco, e quindi già critico in partenza. Puoi dare vita a una vera e propria matrice SWAT, che è formata da quattro quadrati: a sinistra si mettono gli elementi positivi e a destra quelli negativi; in alto vanno i punti di forza e i punti deboli; in basso ci sono le opportunità e le minacce, che sono fattori esterni.
La scelta degli obiettivi
A questo punto si può passare allo step successivo, che consiste nella definizione degli obiettivi; qualunque articolo che verrà pubblicato sul blog deve essere finalizzato anche al loro conseguimento. Nel contesto di una strategia di marketing, per altro, si possono scegliere diversi obiettivi: per esempio la creazione di brand positioning, o la lead generation, o ancora la generazione di traffico diretto alle landing page, che sono le pagine finalizzate alle conversioni. In linea di massima, è sempre opportuno profilare il proprio pubblico. Per quanto riguarda il brand positioning, invece, si tratta di fare in modo che il brand da promuovere si posizioni nella mente dei consumatori in modo positivo. È a questo che serve il blogging: proporsi come punto di riferimento in un certo settore e mettere in mostra la propria autorevolezza.
La ricerca delle keyword
La Seo è un elemento fondamentale per il piano editoriale di un blog, in quanto contribuisce in misura significativa nel generare traffico diretto al sito. Insomma, senza una corretta ottimizzazione per i motori di ricerca risulta davvero complicato riuscire a conseguire gli obiettivi prestabiliti. Come si procede? In primis con una ricerca delle keyword più cercate su Google da parte degli utenti: ovviamente parliamo delle parole chiave correlate all’attività che si vuol promuovere. In questo modo è possibile aumentare il traffico, migliorare i tassi di conversione e far crescere i ricavi. Esistono anche dei tool che possono essere utilizzati per trovare in tempi rapidi e con facilità le parole chiave.
Quali parole chiave scegliere
Non ha senso prendere come riferimento i volumi di ricerca molto elevati, anzi: il consiglio degli esperti è di provare a conquistare la prima pagina dei motori di ricerca con le long tail keyword, che ovviamente si caratterizzano per un volume di ricerca più basso ma, d’altro canto, risultano più specifiche, e di conseguenza sono da preferire per raggiungere traffico davvero interessato a ciò che si propone. Insomma, a contare non è tanto la quantità, ma la qualità, perché è da questa che dipende il numero di conversioni.
Programmare il tipo di contenuti
Se pianifichi una linea editoriale strutturata come si deve, puoi sapere anche quale sarà il costo di ciascun contenuto. Inoltre, è fondamentale rispettare le scadenze e quindi seguire le date di pubblicazione, anche per garantire un appuntamento fisso ai propri lettori. Esistono diverse tipologie di contenuti tra cui scegliere: le guide di base per i meno esperti e le case history, ma anche le recensioni e le notizie che riguardano gli eventi di settore.
I pillar article e i cornerstone content
Da non sottovalutare, poi, i pillart article, che fanno sì che il blog si possa posizionare su Google e sugli altri motori di ricerca: articoli pilastro che soddisfano specifiche ricerche informative dei lettori. Gli articoli pilastro vanno poi collegati gli articoli base che trattano approfondimenti della stessa tematica. A questo punto, resta solo da definire il calendario editoriale, usando Google Calendar o anche solo un documento Excel.
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